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28/04/2014

TASSAZIONE SULLE RENDITE FINANZIARIE AL 26%


L’aumento dell’aliquota al 26%, apportato dal DL 24 aprile 2014 n. 66 (decreto “IRPEF-spending review”), riguarda, in linea generale, le ritenute e le imposte sostitutive sugli interessi, premi e ogni altro provento di cui all’art. 44 del TUIR (redditi di capitale) e sui redditi diversi dell’art. 67, comma 1, lett. da c-bis) a c-quinquies) del TUIR.
Sulla falsariga del DL n. 138/2011, che aveva unificato l’aliquota delle rendite finanziarie al 20%, sono previste anche dal decreto alcune eccezioni alla misura del 26%.

In particolare, resta confermata la misura dell’aliquota del 12,50% per:
- obbligazioni e altri titoli “pubblici” italiani di cui all’art. 31 del DPR n. 601/1973 ed equiparati, vale a dire i titoli del debito pubblico, i buoni postali di risparmio, le cartelle di credito comunale e provinciale emesse dalla Cassa depositi e prestiti e le altre obbligazioni e titoli similari emessi da amministrazioni statali, anche con ordinamento autonomo, da Regioni, Province e Comuni, quali i BOR, i BOP e i BOC;

- i titoli equiparati ai titoli “pubblici” italiani. Trattasi, in particolare, dei titoli che, ai sensi dell’art. 12, comma 13-bis del DLgs. n. 461/1997, sono fiscalmente equiparati ai titoli di Stato italiano e cioè dei titoli “emessi da enti e da organismi internazionali costituiti in base ad accordi internazionali resi esecutivi in Italia”;

- le obbligazioni emesse dagli Stati c.d. “white list”.

IG

 



 
 

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